Motociclismo

La “vecchia” strada…

Prima della costruzione della galleria

La strada Oggi

Gavia, Stelvio, Mortirolo, Tonale, Aprica, Foscagno, Bernina, Santa Maria, Eira… Qualunque motociclista conosce questi nomi di valichi alpini. Nelle Alpi Centrali rappresentano senza ombra di dubbio i più interessanti ed emozionanti passi alpini da percorrere in sella alla propria motocicletta. Le quote considerevoli e la bellezza paesaggistica di contorno ai valichi sopracitati fanno di questi tra i più apprezzati dai motociclisti del mondo intero. La bellezza dell’ambiente, la varietà dei paesaggi, della morfologia, della geologia e della flora vi rendono uniche le salite.

Il Passo Gavia è percorso da Ponte di Legno fino a Bormio dalla strada provinciale EX SS 300 del Passo di Gavia (ora SP29SO-BS) che in circa 44km conduce dai 1258mslm di Ponte di Legno ai 2652mslm del Passo di Gavia e infine ai  1225mslm di Bormio. Il valico mette in comunicazione le provincie di Sondrio e di Brescia e il valico quindi ne funge da confine amministrativo. L’elevata pendenza media, la tortuosità della carreggiata, l’elevato numero di tornanti e curve fanno del Passo Gavia meta ambita e dal fascino irresistibile. Da tutto il mondo pervengono motociclisti e amanti dello sport per confrontarsi con l’asfalto, le curve strette e la sua carreggiata spesso priva di barriere laterali e protezioni. Sono indispensabili ottime capacità di guida nonché sicurezza e prudenza per potere affrontare in sicurezza l’intero tracciato.

La strada ha origine dal centro abitato di Bormio dal quale esce in direzione est passando per gli agglomerati di Uzza, Valfurva e Sant’Antonio. La strada giunge quindi a Santa Caterina Valfurva, superata la quale la sede stradale si restringe e tramite dieci tornanti raggiunge il rifugio Berni, il lago Bianco ed infine il passo, confine amministrativo fra le province di Sondrio e di Brescia. Proprio al passo troviamo il Rifugio Bonetta dove la sosta è sicuramente d’obbligo per un pasto con specialità locali preparate dallo chef Chicco, l’acquisto di gadget, stemmi, vestiario e souvenir.

Proseguendo quindi nella provincia di Brescia si scende attraverso tre tornanti che giungono ad una galleria aperta al traffico nel 1991. Presso di essa, sulla strada allora sterrata che percorreva il costone roccioso, è presente un monumento dedicato agli alpini, deceduti nel 1954 per l’uscita di strada del camion sul quale viaggiavano. I 10 km successivi raggiungono pendenze anche del 16%, e la strada è caratterizzata da una carreggiata talmente stretta da non consentire l’incrocio tra due auto provenienti dalle opposte direzioni, quindi risultano piuttosto frequenti le manovre in retromarcia di uno dei due veicoli fino a qualche punto un po’ più largo che permette il passaggio dei due automezzi. Mediante otto tornanti la ripida discesa finisce giungendo a Santa Apollonia, piccola località termale nota per la storica fonte di acqua bicarbonata ferruginosa, dove è possibile ritrovare un ristoro e un parcheggio abilitato al campeggio. Il percorso prosegue, con sede stradale più larga, passando per il bivio per la frazione dalignese di Pezzo. La strada prosegue quindi la sua discesa (con pendenze anche del 9%), giungendo a Ponte di Legno innestandosi presso il 140º km della strada statale 42 del Tonale e della Mendola.

La vicinanza di altri importanti valichi alpini quali Stelvio, Mortirolo e Tonale consente il facile concatenamento anche nella stessa giornata dando vita a spettacolari e leggendari tour motoristici da ricordare e immortalare nelle memorie degli smartphone e action-cam.

Il Rifugio Bonetta al Passo Gavia  vi aspetta per farvi vivere una grande e meravigliosa avventura nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio.

Verificate l’apertura del valico, le condizioni della sede stradale e richiedete consigli per eventuali tour o itinerari scrivendoci o chiamandoci ai nostri contatti che trovate nella pagina apposita sul nostro portale.